sabato 5 gennaio 2013

Kyoto


La stanchezza e il coraggio di riaffrontare il freddo del ryocan fatto di spifferi a riscaldamento tiepido ci lascia dormire fino a tardi.
Il nostro naso esce all'addiaccio all'ora di pranzo e la colazione si consuma nella trattoria di fronte, dopo l'angolo. Immersi nel quotidiano giapponese ci guardiamo attorno per cercare spunti dagli altri tavoli. Zuppa di un po' di tutto e uova.
Tutto è così verace che Ale al momento di pagare fa amicizia con la piattola del registratore di cassa, che conta i soldi e corre in giro a cercare il resto. Il cameriere le sorride malizioso, ma sì, ma dai.

Ci perdiamo per le strade interne evitando il traffico e la folla, non capiamo indicazioni, ma che importa sono comunque carine da vedere.


L'ultimo tratto su Gojo Dori ci porta all'incrocio con Higashi Oji Dori alla gradianta per salire al Templio Oyahon.

 
Attraverso il grande cimitero che quasi sprofonda nella collina, camminiamo fino al templio Kiomizu-Dera che guarda la città dall'alto godendosi il tramonto.







Poi non se ne puo' più di tutto questo spiritualismo e come Ulisse dalle le sirene ci lasciamo attrarre da dei tipi che urlano fuori da un negozio di dolciumi tradizionali dove passiamo un tempo indefinito ad assaggiare tutto e comprando un po' .

Passivi adesso rotoliamo lenti giù per la discesa sbandando da un negozio all'altro della Matsubara Dori.
Giù al bivio dribliamo du una strada secondaria e pedonale, teatro di costruzioni tradizionali con dentro negozi. L'atmosfera calda delle lampade in carta di riso ci rallenta ancora, infilandoci dove si puo' in case private, altri templi, bar e cos'altro.



Pieni di tradizione e spirito zen arriviamo a Gion, quartiere a luci rosse per vedere di beccare qualche gheisha qua e là, con poca fortuna se non che arriviamo ad un ristorante che non riusciamo ad ignorare.
Servono solo un piatto frittata a prezzo fisso, birra quanta ne vuoi rigorosamente fredda in un bicchiere appena tolto dal freezer. Il sesso, fulcro centrale dell'arredamento, racconta di storie vissute o solo immaginate o desiderate. I muri tappezzati di Ema di conforto o speranze feticiste di ogni genere.
































Sulla via del ritorno, tra strade a bassa illuminazione e densità umana, ci imbattiamo nell'ennesimo tempio, stavolta dedicato al cinghiale.





 

referenze

Templio Oyahon – 大谷本廟
Higashiyama Ward
Gojobashihigashi 6 Chome
Latitudine: 34.993538 (34° 59' 36.74'' N)
Longitudine: 135.777749 (135° 46' 39.90'' E)

Templio Kiomizu-dera
1 - 2 9 4 清水
Higashiyama Ward
Latitudine: 34.994856 (34° 59' 41.48'' N)
Longitudine: 135.785045 (135° 47' 6.16'' E)
http://www.kiyomizudera.or.jp/lang/01.html

Il ristorante a Gion
Issen yosyoku
株)壹錢洋食
2 3 8 Gionmachi Kitagawa
Higashiyama Ward
http://www.issen-yosyoku.co.jp/
Latitudine: 35.004023 (35° 0' 14.48'' N)
Longitudine: 135.773159 (135° 46' 23.37'' E